Il libro del mese di giugno è

Tutti noi conosciamo le storie della Bibbia. Sappiamo chi ne sono i protagonisti, ciò che succede, le difficoltà che affrontano e come ne escono. Fin da piccoli ci vengono raccontate queste storie ma spesso non rimangono che storie. A volte ci ritroviamo in alcune delle situazioni dei loro protagonisti e ci sentiamo più vicini a loro; altre volte, leggendo dei loro errori e peccati, ci sentiamo distanti riconoscendo che non dovremmo seguire il loro esempio. Ma è davvero tutto qui quello che queste storie possono offrirci: una serie di buoni e cattivi esempi da imitare o no?

Nel suo libro, La parola ha preso vita, Dale Ralph Davis, studioso dell’Antico Testamento e pastore per moltissimi anni, sostiene che i testi narrativi dell’Antico Testamento hanno molto di più da offrire e sono una miniera di ricchezze per imparare a conoscere sempre di più il nostro grande Dio.

Con uno stile diretto e mai pesante, Davis ci aiuta ad avvicinarci ai testi narrativi con un approccio fresco per andare oltre la semplice storia e vedere come possiamo imparare a leggere ed apprezzare ciò che Dio ha rivelato nella sua parola.

Nei 9 capitoli che formano questo libro Davis ci guida a scoprire le particolarità dei testi narrativi (così diversi dalle epistole del Nuovo Testamento e dagli stessi Vangeli pur essendo anch’essi testi narrativi) così da essere lettori attenti alle enfasi che l’autore biblico e Dio vogliono sottolineare. Ma non basta conoscere la struttura di questi testi, infatti Davis ci ricorda che questi brani hanno lo scopo di rilevare una teologia ben precisa “su Dio, sulle sue vie e sulle sue opere” (31). Così ogni storia va letta alla luce delle promesse e delle verità che Dio rivela di se stesso perché è solo in questo modo che arriviamo alla giusta conclusione: l’adorazione di Dio (41).

C. Albanesi