Come affrontare il problema dell’ira

Di Massimo Mollica

L’ira e la schiavitù

Ti sei mai sentito schiavo dell'ira? A dispetto del tuo desiderio e del tuo impegno a migliorarti, non riesci a trattenere pensieri e emozioni che traboccano facilmente in momenti d'ira inaspettati, difficili da gestire e fastidiosi. Purtroppo, la nostra rabbia è spesso indirizzata verso coloro che amiamo di più, i nostri figli, i nostri fratelli, il coniuge e i nostri genitori.

Nella Bibbia un antico proverbio elogia chi riesce a dominare la propria collera, “Chi è lento all'ira vale più del prode guerriero; chi ha autocontrollo vale più di chi espugna città” (Proverbi 16:32).

Per chi perde le staffe regolarmente, queste parole sembrano lontane dall’esperienza quotidiana. “L’ira è un problema universale, diffuso in ogni cultura, sperimentata da ogni generazione. Nessuno è al riparo dalla sua presenza o immune dal suo veleno. Essa infetta molte persone e rovina anche le relazioni più solide. L’ira è una caratteristica ineluttabile della nostra natura decaduta” (Robert D. Jones, Uprooting Anger [Debellare l’ira], Phillisburg, NJ: P & R Publishing, 2005, p 13).

Non basterebbe un libro intero a descrivere la saggezza che la Bibbia ci dà per essere lenti all'ira e mantenere l'autocontrollo. In futuro spero di poter offrire, con qualche articolo al riguardo, delle linee guida su base biblica, che aiutino chi è tentato a cadere come me in questo peccato.

 Qual è il punto di partenza?

Non basta rimboccarsi le maniche, stringere i denti e impegnarsi a migliorare. Questi tentativi sarebbero troppo superficiali, perché non tengono in considerazione la vera radice dell’ira, ossia la nostra schiavitù al peccato. Come dice Gesù: “In verità, in verità vi dico: Chi fa il peccato è schiavo del peccato” (Giovanni 8:34). L’ira è l’evidenza della nostra natura decaduta. Il laccio di questa schiavitù è troppo forte per potersi liberare da soli. Il problema è profondo e richiede un rimedio sovrannaturale. Dobbiamo essere liberati.

 Soltanto Gesù può liberarci da questa schiavitù. Egli è venuto per salvare coloro che sono schiavi, come Egli dice: “Se dimorate nella mia parola, siete veramente miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi” (Giovanni 8:31-32).

 Siamo liberati mediante la conoscenza e la fede nella verità della parola di Cristo che è contenuta nella Bibbia. Gesù sta parlando di una vera conversione a Lui, (che avviene quando riceviamo il suo perdono e lo seguiamo con tutto il cuore e ad ogni costo) In poche parole, per essere liberati dall’ira e da qualsiasi peccato, dobbiamo diventare veri discepoli di Gesù Cristo. Dobbiamo ravvederci davanti a Dio e dobbiamo sottomettere il nostro cuore a Gesù Cristo come Signore.

La verità ci farà liberi e saremo pronti ad amare gli altri anziché adirarci. “Noi amiamo perché egli ci ha amati per primo” (1 Giovanni 4:19). Una conoscenza personale dell’amore di Cristo è il punto di partenza per chi vuole sconfiggere la collera in un modo che onora Dio. La settimana prossima, vedremo alcuni principi biblici per essere trasformati da Gesù Cristo.

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