Strategie per affrontare la tentazione parte 2
DI Massimo Mollica
La scorsa volta abbiamo considerato l’aiuto che Giacomo 1:14-15 ci dà nella nostra lotta contro la tentazione. Vogliamo considerare ancora le sue parole.
“14 invece ognuno è tentato dalla propria concupiscenza che lo attrae e lo seduce. 15 Poi la concupiscenza, quando ha concepito, partorisce il peccato; e il peccato, quando è compiuto, produce la morte.”
Giacomo ci dà alcune strategie efficaci nella battaglia della vita cristiana. La prima che abbiamo visto era di riconoscere la fonte interiore della nostra tentazione. Oggi offro un’altra strategia per combattere la tentazione.
2. Ricordarci dell’amo nascosto
Con le parole “attrae” e “seduce”, Giacomo probabilmente intende darci l’immagine di un pesce che viene adescato e trascinato via. La parola “attrarre” ci fa pensare al pesce che inghiottisce l’amo con la sua esca ed è tirato su dal pescatore. Così anche noi quando cediamo ai nostri desideri, scivoliamo sul ghiaccio e veniamo trascinati via dalla nostra concupiscenza. La parola “sedurre” è qui usata con il significato di adescare o allettare, così come il pescatore usa l’amo con l’esca cercando di innescare l’interesse del pesce perché lo inghiottisca.
Queste parole ci descrivono il meccanismo impiegato dalla tentazione. Come l’esca inganna e seduce un pesce, anche i nostri desideri provano ad ingannarci. Ci promettono piacere, soddisfazione, sicurezza, protezione, però sono un’illusione, sono una bugia. Quando cediamo alle bugie del peccato veniamo intrappolati e trascinati via come il pesce. Dobbiamo ricordarci che dietro l’esca ci attende l’amo. Il pastore Thomas Brooks, un puritano inglese del XVII secolo dice che Satana “presenta il calice dorato e nasconde il veleno; presenta il dolce, il piacere e il beneficio che possano scorrere nell’anima quando cede al peccato e nasconde all’anima l’ira e la miseria che certamente seguiranno.” (Brooks, Precious remedies against Satan’s Devices, p. 29).
Non vogliamo avvicinare la nostra bocca al calice. Non vogliamo giocare con il fuoco pensando di poterci allontanare nel momento giusto. Non dimentichiamo la nostra debolezza e quanto siamo propensi ad essere ingannati dalle nostre concupiscenze. Anche il migliore degli uomini può essere sedotto, ce lo dice la Bibbia offrendoci come esempio uomini più bravi di noi, come Adamo, Noè, Davide e Pietro che hanno ceduto alla tentazione.
Dobbiamo ricordarci che per quanto sembri allettante il peccato, le sue promesse sono passeggere e l’amo ci attende per renderci schiavi del peccato, per condurci a conseguenze non considerate prima di aver ceduto. La settimana prossima consideriamo come possiamo fare leva sulla realtà di queste conseguenze inaspettate per aiutarci nella battaglia contro il peccato.